Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25765 del 16 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:25765PEN

Massima

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Il dolo generico del reato di bancarotta fraudolenta per distrazione è integrato dalla consapevolezza dell'agente di dare ai beni della società fallita una destinazione diversa da quella dovuta secondo la funzionalità dell'impresa, privandola di risorse e garanzie per i creditori, a prescindere dalla finalità di arrecare un concreto pregiudizio patrimoniale ai creditori stessi. Pertanto, la mancata contabilizzazione di somme incassate dalla società fallita, accertata sulla base di elementi probatori come copie di assegni e ricevute, è sufficiente a integrare il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale, senza che sia necessario dimostrare la specifica volontà di danneggiare i creditori. Analogamente, il dolo generico del reato di bancarotta fraudolenta documentale, consistente nella tenuta della contabilità in modo da impedire la ricostruzione del patrimonio e dei movimenti finanziari della società fallita, si realizza con la consapevolezza che determinate pratiche contabili possano rendere impossibile tale ricostruzione, a prescindere dalla finalità di arrecare pregiudizio ai creditori. Ai fini della commisurazione della pena, il giudice non è tenuto ad esaminare tutti gli elementi dedotti dalle parti o rilevabili dagli atti, essendo sufficiente l'indicazione di uno o più elementi ritenuti rilevanti, come i precedenti penali dell'imputato e il riconoscimento delle attenuanti generiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 05/12/2012 della Corte d'Appello di Reggio Calabria;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ZAZA Carlo;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. IZZO Gioacchino, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accogliment…

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