Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22859 del 22 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:22859PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La legittima difesa non può essere riconosciuta quando l'imputato ha determinato volontariamente la situazione di pericolo da cui intende difendersi, ad esempio andando a procurarsi un'arma e ponendosi in attesa della presunta vittima. In tali casi, infatti, manca il requisito essenziale della "necessità" della difesa, in quanto l'imputato ha accettato o rilanciato la "sfida", ponendosi volontariamente in una situazione di inevitabile pericolo per la propria incolumità, fronteggiabile solo con una reazione aggressiva. Ciò vale anche nell'ipotesi di legittima difesa putativa, in quanto la situazione di pericolo falsamente rappresentata dall'agente è da lui stesso determinata. Inoltre, l'eccesso colposo ex art. 55 c.p. non è configurabile in assenza di una situazione di effettiva sussistenza della scriminante, i cui limiti siano stati travalicati. La reazione dell'imputato, anche se determinata da un sentimento di rancore, vendetta o malinteso senso dell'onore, deve comunque essere proporzionata alla gravità del fatto ingiusto subito, essendo altrimenti esclusa l'attenuante della provocazione. Infine, il reato di resistenza a pubblico ufficiale si configura anche in assenza di un concreto impedimento all'attività del pubblico ufficiale o di un pericolo per la sua incolumità, essendo sufficiente l'uso di violenza fisica per ostacolare l'esercizio delle sue funzioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Maria Stefani - Presidente

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesc - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/02/2017 della CORTE ASSISE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta da Consigliere Dr. FRANCESCO CENTOFANTI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ANIELLO ROBERTO, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
uditi:
l'avvocato (OMISSIS), in difesa delle parti civili, (OMISSIS), (OMISSIS), (OMISSIS), (OMISSIS), nonche&…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.