Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32611 del 2 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:32611PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la fondatezza di un ricorso avverso una sentenza di condanna, è tenuto a verificare la correttezza dell'iter logico-giuridico seguito dal giudice di merito nell'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di appello, salvo che quest'ultima non si riveli manifestamente illogica o viziata da errori di diritto. In particolare, il giudice di legittimità non può sindacare la valutazione delle dichiarazioni testimoniali effettuata dal giudice di merito, se questa risulta adeguatamente motivata e sorretta da elementi di riscontro, né può censurare l'utilizzabilità di prove dichiarative acquisite nel rispetto delle norme processuali, salvo che non siano state violate specifiche disposizioni di legge. Inoltre, il giudice di legittimità deve rigettare il ricorso quando le censure mosse dalla difesa risultano generiche, prive di adeguata motivazione o comunque ininfluenti ai fini della decisione, in quanto il vizio denunciato non ha inciso sulla correttezza della pronuncia impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) UJ. AR. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1232/2009 CORTE APPELLO di ROMA, del 09/04/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/05/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO;

udito il P.G. in persona del Dott. D'((omissis)) che ha concluso per il rigetto.

MOTIVI DELLA DECISIONE

UJ. Ar. , tramite il difensore, ricorre per Cassazione avverso la sentenza 9.4.2009 …

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