Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23602 del 6 agosto 2020

ECLI:IT:CASS:2020:23602PEN

Massima

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Il delitto di corruzione per l'esercizio della funzione, di cui agli articoli 319 e 321 c.p., si differenzia strutturalmente dal delitto di traffico di influenze illecite di cui all'articolo 346-bis c.p. in quanto la condotta del privato corruttore è finalizzata a remunerare direttamente il pubblico ufficiale per il compimento di atti contrari ai doveri d'ufficio, e non soltanto a retribuire l'opera di mediazione. Pertanto, la subordinazione della concessione della sospensione condizionale della pena al pagamento di una somma equivalente all'ammontare di quanto indebitamente percepito dal pubblico ufficiale, prevista dall'articolo 165, comma 4, c.p., non si applica al privato corruttore condannato ai sensi dell'articolo 321 c.p., in quanto tale disposizione non richiama espressamente tale ipotesi delittuosa. Ciò in coerenza con il disposto dell'articolo 444, comma 1-ter, c.p.p., che subordina l'ammissibilità dell'applicazione della pena su richiesta alla restituzione integrale del prezzo o del profitto del reato soltanto per i delitti di cui agli articoli 314, 317, 318, 319, 319-ter, 319-quater e 322-bis c.p., senza menzionare l'articolo 321 c.p. Tale esclusione è stata ulteriormente confermata dalla successiva modifica legislativa apportata dalla legge n. 3 del 2019 (c.d. "Spazzacorrotti"), che ha espressamente inserito il riferimento all'articolo 321 c.p. in tali disposizioni, a riprova del fatto che in precedenza tale ipotesi delittuosa non vi rientrava.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. BASSI A. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/12/2019 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso il provvedimento in epigraf…

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