Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 33574 del 29 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:33574PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia di cui all'art. 572 c.p. si configura anche in presenza di una pluralità di condotte violente, fisiche e morali, caratterizzate da abitualità e sistematicità, tali da imporre alla persona offesa un regime di vita improntato alla sofferenza e al timore, a prescindere dalla maggiore o minore distanza temporale tra i singoli episodi. La valutazione dell'abitualità della condotta deve tenere conto non solo degli atti di violenza fisica documentati, ma anche delle vessazioni morali e dei comportamenti verbali degradanti e minacciosi, che costituiscono il collante unitario della complessiva situazione di disagio e soggezione psicologica in cui versa la vittima. L'attendibilità della persona offesa, valutata alla luce della costanza e coerenza delle sue dichiarazioni rese in diverse occasioni, unitamente al riscontro oggettivo delle lesioni subite, rappresenta un elemento centrale per la configurazione del dolo del reato, senza che sia necessaria una specifica motivazione sul punto in sede di impugnazione, trattandosi di valutazione implicita nell'accertamento della responsabilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Frances - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenz - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3555/2009 CORTE APPELLO di ROMA, del 17/04/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/05/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. BENEDETTO PATERNO' RADDUSA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Luigi RIELLO, che ha concluso per la (Ndr: testo originale non comprensibile) del ricorso.

udito il difensore avv. (OMISSIS) che si richiama ai m…

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