Cassazione penale Sez. III sentenza n. 12670 del 22 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:12670PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La richiesta di revisione di una sentenza di condanna non è ammissibile quando essa mira esclusivamente a ottenere una diversa qualificazione giuridica del reato, comportante una pena meno afflittiva, senza incidere sulla declaratoria di responsabilità dell'imputato. Infatti, ai sensi dell'art. 631 c.p.p., gli elementi posti a fondamento della revisione devono essere tali da dimostrare, se accertati, il proscioglimento dell'imputato ai sensi degli artt. 529, 530 o 531 c.p.p., e non possono limitarsi a prospettare una diversa e meno grave imputazione. La giurisprudenza di legittimità è costante nell'affermare l'inammissibilità di richieste di revisione fondate su tali presupposti, in quanto l'istituto della revisione è preordinato all'accertamento dell'erroneità della condanna, e non può essere utilizzato per ottenere una mera riduzione della pena. Pertanto, la Corte di appello ha correttamente dichiarato inammissibile la richiesta di revisione proposta nell'interesse dell'imputato, volta unicamente a ottenere una diversa qualificazione giuridica del reato, in assenza di elementi idonei a dimostrarne il proscioglimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28-12-2018 della Corte di appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Fabio Zunica;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa Casella Giuseppina, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 28 dicembre 2018, la Corte di appello di Roma dichiarava …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.