Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26959 del 28 settembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:26959PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, essendo un reato permanente, può essere oggetto di continuazione anche quando la condotta criminosa sia stata interrotta da periodi di detenzione o da condanne definitive, purché il segmento di condotta successivo all'evento interruttivo trovi la sua spinta psicologica nel pregresso accordo per il sodalizio. In tali casi, la persistenza nel reato nonostante l'evento interruttivo costituisce un indice di ingravescente pericolosità dell'agente, atto a fondare la sussistenza dell'aggravante della recidiva. Inoltre, nel caso di reato continuato, il giudice deve individuare come reato più grave quello punito in astratto con la pena edittale più severa, applicando la disciplina sanzionatoria vigente al momento della pronuncia di primo grado, salvo che la condotta non risulti cessata in precedenza per effettiva estinzione del sodalizio criminale o accertato recesso o esclusione dell'imputato. Il giudice di appello che abbia rilevato la rinuncia dell'imputato ai motivi di appello diversi da quelli relativi alla sola riduzione di pena, non è tenuto ad esaminare i motivi oggetto di rinuncia, essendo precluso il rilievo d'ufficio di eventuali cause di improcedibilità o nullità, anche assolute, eccepite con l'impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IMPERIALI Luciano - Presidente

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), n. a (OMISSIS);
2) (OMISSIS), n. a (OMISSIS);
3) (OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso la sentenza resa in data 22/3/2019 dalla Corte d'Appello di Bari;
Visti gli atti, la sentenza impugnata e i ricorsi;
letta la memoria difensiva a firma dell'Avv. ((omissis));
udita la relazione del Cons. Dr. ((omissis))a De Santis;
letta la requisitoria del Sost. Proc. Gen., Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto dei ricorsi degli imputati (OMISSIS) e (OMIS…

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