Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 696 del 2014

ECLI:IT:TARLE:2014:696SENT

Massima

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La variazione della destinazione d'uso di un immobile, realizzata in assenza di idoneo titolo abilitativo, non può essere ricondotta alla fattispecie di cui all'art. 34 del D.P.R. n. 380/2001 relativa agli interventi edilizi eseguiti in parziale difformità dal permesso di costruire, per i quali è prevista la demolizione o la rimessione in pristino a spese dei responsabili. Pertanto, l'Amministrazione comunale, pur avendo il potere di regolare la destinazione d'uso degli immobili, non può imporre l'adeguamento della situazione di fatto alla situazione di diritto mediante l'applicazione di tale disposizione, essendo tenuta a valutare più adeguatamente l'incidenza della diversa destinazione d'uso sugli equilibri prefigurati dalla strumentazione urbanistica e sulla compatibilità con gli standard urbanistici, al fine di comminare una sanzione amministrativa pecuniaria proporzionata e congruamente motivata.

Sentenza completa

N. 01509/2013
REG.RIC.

N. 00696/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01509/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1509 del 2013, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentate e difese dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso Segreteria Tar in Lecce, via F. Rubichi n.23;

contro

Comune di Ostuni, rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Lecce, via Zanardelli n. 7;

per l'annullamento

della determina n. 164/D del 19.7.2012, notificata in data 4.7.2013, del Dirigente dell'U.T.C. del Comune di Ostuni;

nonchè di ogni altro atto antecedente, connesso e/o comunque consequenziale;

Visti il ricors…

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