Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 35216 del 21 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:35216PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso la sentenza applicativa della pena su richiesta delle parti (c.d. patteggiamento) è ammissibile solo per le ipotesi di violazione di legge tassativamente indicate dall'art. 448, comma 2-bis, c.p.p., essendo preclusa la deduzione di vizi relativi alla mancata verifica dell'insussistenza di cause di proscioglimento ex art. 129 c.p.p. Inoltre, il ricorso non può essere proposto per contestare il trattamento sanzionatorio concordato tra le parti, in assenza di profili di illegittimità. Il giudice di legittimità, in tali casi, è tenuto a dichiarare l'inammissibilità del ricorso con procedura de plano, con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. VIGNA Mari - rel. Consigliere

Dott. PATERNO RADDUSA Benedetto - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposta da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22 marzo 2022 del Tribunale di Torino;
visti gli atti e la sentenza impugnata;
esaminati i motivi del ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. ((omissis)).
OSSERVA
Ritenuto che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile con procedura de piano perche' i motivi proposti non sono consentiti in relazione alla tipologia di sentenza impugnata.
Con riferimento al primo motivo di ricorso, in tema di patteggi…

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