Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35992 del 20 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:35992PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso una sentenza che applica la pena su richiesta delle parti (c.d. "patteggiamento") non è ammissibile per contestare la misura della pena, salvo il caso di pena illegale, in quanto l'accordo raggiunto tra le parti integra un negozio processuale che, una volta perfezionato e ratificato dal giudice, non è più revocabile unilateralmente. Il giudice di merito, nel pronunciare la sentenza di applicazione della pena su richiesta, non è tenuto a una motivazione analitica sull'esclusione delle cause di non punibilità di cui all'art. 129 c.p.p., essendo sufficiente che emerga, anche implicitamente, l'avvenuta verifica di tale circostanza. Inoltre, l'omessa applicazione della recidiva, ove questa non abbia effettivamente inciso sul trattamento sanzionatorio, non costituisce vizio di motivazione censurabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PG presso la Corte d'appello di Napoli;

(OMISSIS), n. (OMISSIS);

avverso la sentenza pronunciata da parte del Tribunale di Benevento in data 22 dicembre 2011;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

lette le conclusioni del P.G., che ha concluso per la declaratoria d'inammissibilita' dei ricorsi.

RITENUTO IN FATTO

1. Considerato che:

Il PG della Corte d'appello di Napoli ricorre avverso la sentenza…

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