Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il delitto di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti richiede la prova del vincolo associativo e della consapevolezza del contributo del singolo alla vita dell'associazione, non potendosi desumere automaticamente dalla mera partecipazione ai delitti fine. Inoltre, per la configurabilità del tentativo di importazione di stupefacenti, è necessario che vi siano gravi indizi in ordine alla serietà dell'accordo, all'effettiva esistenza e disponibilità della sostanza, nonché alla destinazione al mercato italiano. Infine, il giudice del riesame deve verificare la competenza territoriale del giudice per le indagini preliminari, motivando adeguatamente tale accertamento. In mancanza, l'ordinanza è affetta da vizio di motivazione e deve essere annullata con rinvio per nuovo esame.