Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31889 del 3 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:31889PEN

Massima

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La richiesta di riesame di un provvedimento di sequestro preventivo deve essere presentata nella cancelleria del tribunale del capoluogo di provincia in cui ha sede l'ufficio che ha emesso il provvedimento, ai sensi dell'art. 324, commi 1 e 5, c.p.p. È pertanto inammissibile il gravame presentato presso la cancelleria di un diverso tribunale. Ai fini della valutazione della sussistenza dei presupposti per l'adozione di una misura cautelare reale, il giudice deve verificare la concreta configurabilità del reato ipotizzato e l'effettiva sussistenza del pericolo cautelare, motivando adeguatamente in ordine a tali elementi. Il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza che decide sull'impugnazione del provvedimento di sequestro preventivo è ammesso solo per violazione di legge, ai sensi dell'art. 325, comma 1, c.p.p., e non per censure di merito, le quali non sono proponibili in tale sede.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - rel. Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
nel procedimento a carico di quest'ultimo avverso l'ordinanza del 12/12/2016 del TRIB. LIBERTA' di CHIETI;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Maurizio GIANESINI;
lette le conclusioni del PG Dr. BALDI Fulvio, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
- ritenuto che il Difensore di (OMISSIS) ha proposto appello, successivamente qualificato c…

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