La stazione appaltante, nell'indire una gara pubblica per l'affidamento in sub-concessione della gestione di servizi di distribuzione di carburanti e attività collaterali lungo una tratta autostradale, può legittimamente: 1. Fissare un termine per la presentazione delle offerte inferiore al minimo di legge, purché congruo rispetto all'esigenza di presentare le correlative offerte, tenuto conto che la più parte del quadro normativo, organizzativo e documentale era già nota ai partecipanti dalla precedente gara. 2. Prevedere una soglia massima di otto aree di servizio aggiudicabili a ciascun marchio, al fine di evitare il rischio di posizioni dominanti sul mercato e la formazione di cartelli, senza che ciò precluda alle imprese la possibilità di effettuare una scelta tra le aree ritenute più appetibili. 3. Adottare, quale parametro di aggiudicazione, l'offerta che prevede la royalty più elevata a favore della stazione appaltante, senza che ciò comporti una lesione dell'interesse pubblico ad una gestione efficiente e tecnologicamente avanzata del servizio, essendo stato già accertato il possesso da parte delle imprese partecipanti dei necessari requisiti tecnici, organizzativi ed economici. 4. Prevedere che il prezzo dei prodotti carbolubrificanti praticato nelle aree di servizio autostradali non possa superare il prezzo di vendita relativo alla viabilità ordinaria consigliato dalla compagnia petrolifera, senza che ciò si traduca in un'alterazione della concorrenza, in quanto tale clausola mira a contenere l'effetto distorsivo sui prezzi derivante dalla posizione dominante della rete autostradale rispetto alla viabilità ordinaria.