Il rilascio di autorizzazioni per l'installazione di stazioni radio base per la telefonia mobile, anche in forma di silenzio-assenso, assorbe e sostituisce ogni altro titolo edilizio o autorizzativo necessario, in quanto tali opere sono qualificate come urbanizzazione primaria e di pubblica utilità, la cui realizzazione è presuntivamente ritenuta necessaria per l'implementazione della rete di comunicazione elettronica. L'obbligo di comunicazione di avvio del procedimento ai sensi dell'art. 7 della legge n. 241/1990 sussiste solo nei confronti dei soggetti che subiscono effetti diretti e rilevanti sulla propria sfera giuridica, non potendosi ritenere sufficienti a tal fine la mera vicinanza dell'immobile all'impianto da installare. Inoltre, l'eventuale carenza di pubblicità sull'istanza di autorizzazione non determina l'annullamento del titolo autorizzatorio, qualora risulti che il procedimento non avrebbe potuto avere un esito diverso. Infine, la completezza della documentazione presentata dall'operatore telefonico, comprovante il rispetto dei limiti di esposizione elettromagnetica, legittima il rilascio dell'autorizzazione anche in forma di silenzio-assenso e il parere favorevole dell'autorità competente, senza che il privato possa contestare la mancata produzione di ulteriore documentazione.