La richiesta di sospensione del procedimento con messa alla prova avanzata dall'indagato nel corso delle indagini preliminari, ai sensi dell'art. 464-ter c.p.p., deve essere esaminata dal giudice nel rispetto del contraddittorio, acquisendo il parere del pubblico ministero e fissando apposita udienza camerale ai sensi dell'art. 464-quater c.p.p. per deliberare sulla concessione della misura. Il giudice non può adottare una decisione "de plano" senza rispettare tali garanzie procedurali, pena l'annullamento del provvedimento per violazione di legge. La mera richiesta di elaborazione del programma di trattamento, senza la presentazione di un piano completo, non è di per sé sufficiente per disporre la sospensione del processo con messa alla prova, essendo necessario il rispetto dell'iter procedimentale previsto dalla legge. Il principio di diritto enunciato mira a tutelare il diritto di difesa dell'indagato e il corretto svolgimento del procedimento, garantendo il rispetto del contraddittorio e delle formalità essenziali stabilite dal codice di rito per l'applicazione della misura alternativa della messa alla prova.