Il diritto di difesa dell'imputato dichiarato assente in giudizio, tutelato dall'art. 24 Cost., impone che egli sia posto in condizione di conoscere la pendenza del processo e di partecipare al contraddittorio, anche in sede di impugnazione. Pertanto, la mancata notifica all'imputato assente della citazione in appello, che gli impedisca di proporre ricorso per cassazione avverso la sentenza di secondo grado, integra una violazione del diritto di difesa, non sanabile mediante la sola restituzione nel termine per l'impugnazione, dovendo il giudice valutare la possibilità di rescindere il giudicato ai sensi dell'art. 629-bis c.p.p. qualora ne ricorrano i presupposti. Il principio di conservazione degli atti processuali, di cui all'art. 568, comma 5, c.p.p., non consente di riqualificare l'istanza di restituzione nel termine in una richiesta di rescissione del giudicato, trattandosi di rimedi diversi e non equiparabili.