Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2953 del 24 gennaio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:2953PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di simulazione di reato sussiste anche per le condotte successive alla denuncia iniziale, qualora siano state previamente concordate dagli imputati al fine di confermare la falsità della denuncia di furto. L'accertamento della falsità della denuncia di furto non è pregiudizialmente condizionato all'accertamento della responsabilità per il furto oggetto della denuncia, potendo essere autonomamente provato sulla base di elementi di prova indipendenti, come le risultanze delle videoriprese che contraddicano la veridicità della denuncia. L'atto di appello deve contenere specifiche censure in relazione al contenuto della sentenza impugnata, non essendo sufficiente la mera riproposizione di argomenti già valutati dal giudice di primo grado, a pena di inammissibilità dell'impugnazione ai sensi degli artt. 581 e 591 c.p.p. La valutazione della specificità dei motivi di appello deve essere effettuata raffrontando le censure articolate nell'atto di impugnazione con la consistenza delle argomentazioni contenute nella sentenza impugnata, senza che il ricorrente possa limitarsi ad affermare apoditticamene la specificità dei motivi senza fornirne alcuna dimostrazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/03/2019 della Corte di appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe, la Corte di appello di Palermo, all'esito dell'udienza …

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