Il sequestro preventivo di un bene immobile può essere disposto quando sussistono sufficienti elementi per ritenere che il bene sia stato fittiziamente intestato al soggetto indagato al fine di occultarne la reale titolarità in capo a un soggetto appartenente ad un'associazione mafiosa. A tal fine, le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, se ritenute attendibili e corroborate da riscontri oggettivi, possono costituire idonea base probatoria per affermare il fumus del reato di trasferimento fraudolento di valori, a prescindere dalla prova dell'effettivo pagamento del corrispettivo della cessione o dell'estinzione dei gravami ipotecari e pignoramenti pendenti sull'immobile. L'esigenza cautelare del sequestro sussiste in ragione del pericolo derivante dalla libera disponibilità del bene da parte di un soggetto ritenuto appartenente all'associazione mafiosa, a prescindere dalla prova di un suo diretto coinvolgimento nel reato contestato.