Cassazione penale Sez. III sentenza n. 19148 del 17 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:19148PEN

Massima

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Il contatto fisico con finalità sessuale, anche se rapido e superficiale, integra il reato di violenza sessuale ai sensi dell'art. 609-bis c.p., a prescindere dall'effettiva intrusione nella sfera sessuale della vittima, essendo sufficiente la mera costrizione mediante violenza o minaccia. Tuttavia, la sentenza di condanna per tale reato deve essere adeguatamente motivata in relazione agli specifici elementi di fatto accertati, senza omettere di esaminare e confutare eventuali deduzioni difensive che mettano in discussione la sussistenza degli estremi del reato, come la contestazione dell'effettivo contatto fisico da parte della persona offesa. In assenza di una motivazione esaustiva su tali profili, la pronuncia di condanna è viziata per violazione di legge e mancanza di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - rel. Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/01/2020 della CORTE APPELLO di CATANZARO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e' il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANDREAZZA GASTONE;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore FILIPPI PAOLA che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso;
Ricorso trattato ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, ex articolo 23 comma 8.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ricor…

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