Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29830 del 26 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:29830PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti di lieve entità, previsto dall'art. 74, comma 6, del D.P.R. n. 309/1990, è configurabile solo quando i sodali abbiano programmato esclusivamente la commissione di fatti di lieve entità, predisponendo modalità strutturali e operative incompatibili con fatti di maggiore gravità, e l'attività associativa si sia concretamente manifestata con condotte tutte rientranti nella previsione dell'art. 73, comma 5, del medesimo decreto. Ai fini della configurabilità di tale fattispecie associativa attenuata, non è sufficiente considerare la natura dei singoli episodi di cessione accertati, ma occorre valutare il momento genetico dell'associazione, nel senso che essa deve essere stata costituita per commettere cessioni di stupefacente di lieve entità, nonché le potenzialità dell'organizzazione, con riferimento ai quantitativi di sostanze che il gruppo è in grado di procurarsi. Pertanto, la mera circostanza che alcuni coimputati siano stati ritenuti responsabili della fattispecie associativa attenuata non comporta necessariamente l'applicazione di tale disciplina anche nei confronti di altri partecipi, qualora l'accertamento giudiziale evidenzi l'effettiva capacità dell'organizzazione di procurarsi e distribuire quantitativi di droga non rientranti nella previsione di lieve entità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Presidente

Dott. CALVANESE E. - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/11/2021 della Corte di appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Presidente relatore Dr. ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe la Corte di appello di Roma, a segui…

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