Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21693 del 3 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:21693PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nel valutare la fondatezza dei motivi di ricorso avverso la sentenza di secondo grado, afferma che: 1) La motivazione della sentenza di appello è adeguata e non presenta carenze, contraddizioni o manifeste illogicità, avendo la Corte di appello ampiamente illustrato le ragioni della penale responsabilità delle imputate sulla base delle dichiarazioni della persona offesa, riscontrate dalle deposizioni testimoniali, nonché della documentazione prodotta. Il giudice di merito gode di ampio potere discrezionale nella valutazione della prova, nel rispetto del principio del libero convincimento. 2) In tema di diffamazione, l'autenticità della riproduzione fotografica del messaggio diffamatorio pubblicato su Facebook e la sua provenienza dall'imputata possono essere legittimamente desunti dal contenuto dello stesso e dai riferimenti in esso contenuti, senza necessità del riconoscimento da parte dell'imputata, in quanto in sede penale non trovano applicazione i requisiti civilistici per l'ammissibilità di tali prove. 3) L'infondatezza dei motivi di ricorso comporta la dichiarazione di inammissibilità degli stessi, con conseguente condanna delle ricorrenti al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. ROMANO Michele - rel. Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. MAURO Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/11/2019 della Corte di appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Michele Romano;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Tassone Kate, che ha concluso chiedendo che il ricorso di (OMISSIS) sia dichiarato inammissibile e che il ricorso di (OMISSIS) sia rigettato;
lette le richies…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.