Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 38549 del 10 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:38549PEN

Massima

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Il tentativo di furto aggravato, anche se non portato a compimento, integra il reato di tentato furto aggravato, essendo sufficiente la mera condotta di avvicinamento all'obiettivo e l'utilizzo di strumenti atti allo scasso, anche se l'azione criminosa non è stata completata per cause indipendenti dalla volontà dell'agente. La desistenza volontaria non è configurabile quando l'interruzione dell'azione delittuosa è determinata dall'intervento di fattori esterni, come l'arrivo delle forze dell'ordine, che impediscono il compimento del reato, anziché da una libera scelta del reo di rinunciare all'intento criminoso. La valutazione del materiale probatorio, compresa la decisione di non assumere una prova ritenuta non decisiva, rientra nell'ambito del giudizio di merito, sottratto al sindacato di legittimità della Corte di Cassazione, la quale può solo verificare la logicità e la coerenza della motivazione adottata dai giudici di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORGIGNI Antonio - Presidente

Dott. CAMPANATO Graziana - Consigliere

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Consigliere

Dott. LICARI Carlo - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MU. GE. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 18/07/2005 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. LICARI CARLO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IACOVIELLO ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Decidendo sull'appello proposto dall'imputato M…

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