Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29155 del 23 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:29155PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La valutazione degli elementi indiziari e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di misure restrittive della libertà personale rientra nella competenza esclusiva del giudice di merito, la cui motivazione è sindacabile in sede di legittimità solo per vizi di illogicità manifesta o violazione di specifiche norme di legge, senza che la Corte di Cassazione possa procedere a una nuova e diversa valutazione degli elementi di fatto. Pertanto, la mera contestazione di una diversa interpretazione dei dati processuali da parte del ricorrente non è sufficiente a integrare un vizio di motivazione, in presenza di una motivazione esauriente e logica del provvedimento impugnato in ordine all'esistenza di gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvan - rel. Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) SA. ER. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1746/2009 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 10/11/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

sentite le conclusioni del PG Dott. FEBBRARO Giuseppe, che chiede il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza in data 10/11/2010 il Tribunale di Catania - Sez. Riesame - confermava nei confronti di …

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