Il potere di annullamento della Soprintendenza nei confronti dell'autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune non comporta un riesame nel merito delle valutazioni compiute dall'ente delegato, ma si esplica in un sindacato di legittimità volto a verificare la correttezza della motivazione e dell'istruttoria, con particolare riguardo al rispetto delle specifiche prescrizioni del Piano Territoriale Paesistico. Pertanto, la Soprintendenza può legittimamente annullare l'autorizzazione paesaggistica quando l'opera realizzata, pur essendo stata ritenuta compatibile dal Comune, risulti in contrasto con le disposizioni del Piano Territoriale Paesistico che impongono il mantenimento dell'andamento naturale del terreno e la conservazione del verde esistente, come nel caso di un intervento che abbia comportato la creazione di un terrazzamento artificiale. L'obbligo di comunicazione di avvio del procedimento di annullamento non sussiste nel sistema introdotto dal D.M. n. 165/2002, che prevede comunque la possibilità per l'interessato di partecipare al procedimento.