Cassazione penale Sez. III sentenza n. 6583 del 13 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:6583PEN

Massima

Massima ufficiale
La condotta di chi supera "indebitamente" una recinzione o separazione degli impianti in cui si svolgono manifestazioni sportive, turbandone il regolare e pacifico andamento, integra, salvo che il fatto costituisca più grave reato, il delitto previsto dall'art.6-bis, comma secondo, legge n.401 del 1989 e non, invece, l'illecito amministrativo di cui all'art. 1-septies, comma secondo, D.L. n.28 del 2003 (convertito in L. n.88 del 2003), poichè tale ultima disposizione si limita a sanzionare gli ingressi abusivi negli impianti, o altre forme di violazione del regolamento d'uso degli stessi, che non si traducono in forme di violenza o in attività ad esse prodromiche, esaurendosi nella mera fruizione della manifestazione mediante l'ingresso indebito o il trattenimento abusivo in un settore dell'impianto non consentito dal titolo di accesso. (In motivazione, la S.C. ha osservato che la fattispecie penale, inserita in un quadro normativo volto a reprimere i fenomeni di violenza connessi a competizioni sportive, introduce una misura diretta a proteggere i luoghi in cui dette manifestazioni si svolgono, sul presupposto che tali forme di violenza mettono a repentaglio l'incolumità di coloro che pacificamente vi assistono e di colore che, per ragioni di lavoro, si esibiscono).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMORESANO Silvio - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - rel. Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12-02-2015 della Corte di appello di Genova;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Vito Di Nicola;
udito il Procuratore Generale in persona del dott. Aldo Policastro che ha concluso per annullamento senza rinvio perche' il ricorrente non punibile ai sensi dell'articolo 131 bis c.p.;
udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS) c…

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