Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9037 del 8 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:9037PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il sequestro preventivo di beni può essere legittimamente disposto quando il loro valore risulti sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati e il soggetto sottoposto a indagine non sia in grado di giustificarne la legittima provenienza, in quanto tale sproporzione costituisce indice sintomatico della sussistenza del fumus commissi delicti e del periculum in mora, presupposti necessari per l'adozione della misura cautelare reale. Il giudice, nel valutare la congruità delle fonti di reddito dichiarate, non è tenuto a un esame analitico delle singole voci di entrata e di uscita, essendo sufficiente che dall'insieme degli elementi acquisiti emerga l'impossibilità per l'indagato di aver legittimamente acquisito i beni sottoposti a sequestro. Pertanto, il sequestro preventivo può essere legittimamente disposto anche in assenza di una prova diretta della provenienza illecita dei beni, essendo sufficiente l'accertamento della loro evidente ed ingiustificata sproporzione rispetto alle capacità reddituali dichiarate. Tale misura cautelare reale, finalizzata alla confisca, rappresenta uno strumento di prevenzione e di contrasto della criminalità organizzata e dei reati di natura economica, consentendo di aggredire i patrimoni illecitamente accumulati, a prescindere dalla dimostrazione della loro diretta derivazione da specifici reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. CONTI Giovan - rel. Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

To. Do. , nato a (OMESSO);

avverso la ordinanza del 24/02/2010 del Tribunale di Napoli;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza in data 24 feb…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.