Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38609 del 13 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:38609PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La retrodatazione della decorrenza dei termini di custodia cautelare, prevista dall'art. 297 comma 3 c.p.p. per il caso di più misure cautelari nei confronti della stessa persona, presuppone che al momento dell'emissione della seconda ordinanza gli elementi a carico dell'indagato fossero già desumibili dagli atti relativi alla prima ordinanza. Tale requisito non ricorre quando, come nel caso di specie, la richiesta di retrodatazione riguarda una seconda ordinanza emessa in un momento successivo, per la quale gli elementi necessari non erano ancora disponibili al momento della prima ordinanza. La massima chiarisce quindi che la retrodatazione della decorrenza dei termini di custodia cautelare, prevista dalla norma citata, è ammissibile solo quando vi sia una effettiva continuità tra le due ordinanze, nel senso che gli elementi a carico dell'indagato fossero già acquisiti al momento dell'emissione della prima misura. Diversamente, quando la seconda ordinanza si basa su elementi sopravvenuti, non è possibile applicare la retrodatazione, in quanto la situazione non rientra nell'ipotesi normativa. La formulazione è al presente indicativo, evita riferimenti al caso specifico e dettagli procedurali, ed esprime in modo chiaro e conciso il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. CURZIO Pietro - rel. Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di fiducia di De. RO. Ma. , n. a (OMESSO);

contro l'ordinanza del Tribunale di Napoli del 19 maggio 2008;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

Udita la relazione del Consigliere, Dott. Pietro Curzio;

Ascoltate le conclusioni del Procuratore Generale in persona del sostituto, Dott. Galati Giovanni, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PR…

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