Il provvedimento con cui il Sindaco disciplina la circolazione stradale nel centro cittadino, imponendo divieti di transito per determinate categorie di veicoli, assume natura tipicamente gestoria ed esecutiva e pertanto rientra nella competenza dei dirigenti comunali, in applicazione degli artt. 6 e 7 del Codice della Strada, non potendo essere adottato dal Sindaco mediante ordinanza contingibile ed urgente, in assenza di specifici presupposti di necessità ed urgenza. Il Sindaco, infatti, non può esercitare poteri di regolamentazione del traffico e della circolazione stradale, che sono attribuiti dalla legge ai dirigenti comunali, salvo i casi di urgenza e necessità, debitamente motivati, che giustifichino l'adozione di un'ordinanza contingibile ed urgente ai sensi dell'art. 54 del d.lgs. n. 267/2000. Pertanto, l'ordinanza sindacale che impone divieti di transito agli autocarri di portata superiore a 75 quintali su determinate strade comunali, senza che ricorrano i presupposti di necessità ed urgenza, è illegittima per incompetenza dell'organo emanante, in quanto rientrante nella competenza gestoria dei dirigenti comunali. Tale principio si fonda sull'orientamento consolidato della giurisprudenza amministrativa, secondo cui i provvedimenti di regolamentazione della circolazione stradale, in assenza di specifiche situazioni di emergenza, devono essere adottati dai dirigenti comunali, in quanto atti di natura gestoria ed esecutiva, e non dal Sindaco mediante ordinanza contingibile ed urgente.