Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Quando il giudice di pace emette una sentenza di condanna dell'imputato a pena pecuniaria e al risarcimento del danno in favore della parte civile, l'impugnazione proposta dall'imputato avverso tale sentenza deve essere trattata come appello e non come ricorso per cassazione. Ciò in quanto, ai sensi dell'art. 574 c.p.p., comma 4, l'impugnazione proposta contro i punti della sentenza riguardanti la responsabilità penale dell'imputato estende i suoi effetti anche alle statuizioni civili, come il risarcimento del danno e le spese processuali, che hanno il loro necessario presupposto nell'affermazione della responsabilità penale. Pertanto, il giudice dell'impugnazione, e non la Corte di Cassazione, deve entrare nel merito delle questioni proposte e celebrare il giudizio di appello.