Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23517 del 16 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:23517PEN

Massima

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Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca obbligatoria dei beni, ai sensi dell'art. 416-bis, comma 7, c.p., può essere disposto nei confronti di un indagato per il reato di associazione di tipo mafioso, qualora vi siano sufficienti elementi per ritenere che tali beni costituiscano il prezzo, il prodotto, il profitto o l'impiego di attività delittuose riconducibili all'organizzazione criminale di appartenenza dell'indagato. Il giudice, nel valutare l'istanza di restituzione dei beni sottoposti a sequestro, deve verificare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione della confisca obbligatoria prevista dalla citata disposizione, senza che rilevi la qualificazione giuridica originariamente prospettata dal pubblico ministero nella richiesta cautelare, purché il titolo del vincolo reale risulti comunque correttamente individuato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/06/2020 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. TERESA LIUNI;
sentite le conclusioni del Procuratore generale, Dr. ELISABETTA CESQUI, la quale ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avvocato (OMISSIS), il quale ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 19/6/2020 il Tribunale del riesame di Napoli - adito ai sensi dell…

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