Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34730 del 5 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:34730PEN

Massima

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Il vizio parziale di mente, ai fini dell'applicazione dell'attenuante di cui all'art. 89 c.p., richiede che i disturbi della personalità dell'imputato siano di consistenza, intensità e gravità tali da incidere concretamente sulla sua capacità di intendere e di volere, escludendola o scemandola grandemente, e che sussista un nesso eziologico tra il disturbo mentale e la specifica condotta criminosa, per effetto del quale il fatto di reato sia ritenuto causalmente determinato dal disturbo. Tuttavia, la mera presenza di disturbi mentali non è sufficiente, essendo necessario che le modalità di commissione del fatto dimostrino l'incidenza concreta di tali disturbi sulla capacità di intendere e di volere dell'imputato. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del vizio parziale di mente, deve esaminare attentamente le emergenze processuali, compresa la documentazione sanitaria, per verificare se vi sia un nesso eziologico tra il disturbo mentale e la condotta criminosa, tale da escludere o scemare grandemente la capacità di intendere e di volere dell'imputato. Tale valutazione è insindacabile in sede di legittimità, se congruamente motivata. Analogamente, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della prevalenza delle circostanze attenuanti generiche rispetto alle aggravanti, dovendo considerare tutti i parametri di cui all'art. 133 c.p., tra cui la gravità del fatto e il disvalore della confessione resa per mero calcolo processuale, senza che la Corte di Cassazione possa sindacare tale valutazione, se adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MONASTERO Francesco - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. MELIADO' Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CA. Ge., n. (OMESSO);

avverso la sentenza emessa in data 24 ottobre 2007 dalla Corte di appello di Napoli;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

letta la requisitoria del Pubblico Ministero, sost. Proc. Gen. Dott. ((omissis)), che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA…

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