Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9196 del 4 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:9196PEN

Massima

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Il reato di truffa aggravata ai danni di un ente pubblico è configurabile quando la condotta fraudolenta di un soggetto, anche in concorso con altri, induce in errore il pubblico ufficiale responsabile dell'emissione degli ordini di pagamento, facendogli liquidare prestazioni sanitarie in regime di ricovero anziché ambulatoriale, al fine di ottenere un ingiusto profitto a danno dell'amministrazione pubblica. Ciò anche quando il soggetto che ha posto in essere la condotta decettiva non abbia la disponibilità materiale delle somme di denaro, essendo sufficiente che egli non ne abbia la libera disponibilità per ragione del suo ufficio. La mera negligenza o disorganizzazione degli uffici pubblici non esclude la configurabilità del reato, qualora emerga che la documentazione presentata era idonea a trarre in inganno il pubblico ufficiale preposto ai controlli, il quale non disponesse delle competenze tecniche necessarie per una verifica sostanziale della corrispondenza tra la realtà dei fatti e la loro rappresentazione. Inoltre, la conoscenza da parte degli imputati della normativa applicabile alle diverse tipologie di prestazioni sanitarie, nonché la consapevolezza della mancata autorizzazione della struttura sanitaria per l'esecuzione di determinati interventi in regime di ricovero, possono integrare il dolo eventuale del reato, qualora essi si siano disinteressati dell'esame delle relative pratiche, accettando il rischio della erogazione di somme ben maggiori di quelle spettanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetan - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. Procuratore Generale presso la Corte d'appello di Firenze;
2. Azienda U.S.L. (OMISSIS);
nei confronti di:
(OMISSIS) n. il (OMISSIS);
(OMISSIS) n. il (OMISSIS);
(OMISSIS) n. il (OMISSIS);
(OMISSIS) n. il (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte d'appello di Firenze n. 764/2013 del 20/10/2014;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita in pubblica udienza la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in p…

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