Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 14777 del 31 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:14777PEN

Massima

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La detenzione di modica quantità di sostanza stupefacente, pur in presenza di elementi indicativi di un uso non esclusivamente personale, non integra automaticamente il reato di detenzione ai fini di spaccio, essendo necessaria una valutazione complessiva delle circostanze del caso concreto, tenendo conto anche della condizione di tossicodipendenza dell'imputato. Tuttavia, il possesso di strumenti e sostanze comunemente utilizzati per il confezionamento e la cessione di droga, unitamente alla quantità detenuta, possono costituire indici sintomatici della destinazione della sostanza allo spaccio, superando la presunzione di uso personale. In tali ipotesi, spetta al giudice di merito valutare in concreto tutti gli elementi probatori per accertare la finalità dello spaccio, motivando adeguatamente la propria decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro - Presidente

Dott. ROMIS Vincenz - Consigliere

Dott. FOTI G. - rel. Consigliere

Dott. VITELLI CASELLA Luca - Consigliere

Dott. GRASSO Giusepp - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1837/2010 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 04/10/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/12/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO FOTI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. STABILE Carmine che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1 - (OMISSIS) propone ricorso per cassazione avverso la sentenza del…

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