Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 1919 del 2019

ECLI:IT:TARLE:2019:1919SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di permesso di costruire in sanatoria, ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001, successivamente all'adozione di un'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive, rende tale provvedimento sanzionatorio inefficace, in quanto il riesame dell'abusività dell'opera, finalizzato a verificarne la eventuale sanabilità, impone all'Amministrazione comunale di adottare un nuovo provvedimento che supera la precedente ordinanza di demolizione. Pertanto, l'interesse a ricorrere avverso l'ordinanza di demolizione viene traslato sugli eventuali provvedimenti di rigetto della domanda di sanatoria, prima, e di demolizione, poi, con la conseguenza che il ricorso avverso l'originaria ordinanza di demolizione deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/12/2019

N. 01919/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00862/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 862 del 2013, proposto da
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e Emanuela -OMISSIS-, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Lecce, via Pitagora, n. 9;

contro

Comune di -OMISSIS-, in persona del Sindaco pro tempore, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

- dell'ordinanza n. 3 del 26.02.2013, acquisita al protocollo con n. 3798, notificata alla ricorrente in data 05.03.2013, con la quale il Responsabile del Settore V - U.T.C. del Comune di -OMISSIS- ha ordinato alla ricorrente di "demolire le opere abusive (. . .)…

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