Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24799 del 18 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:24799PEN

Massima

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Il diritto di critica politica, anche aspra, trova un limite nel divieto di attacchi personali e di imputazioni diffamatorie non fondate su fatti veri e verificabili. Pertanto, le espressioni offensive e le accuse di condotte illecite, pronunciate in un contesto di critica politica, non rientrano nell'ambito del legittimo esercizio del diritto di critica se non risultano sorrette da un effettivo riscontro probatorio e se appaiono finalizzate a ledere la reputazione della persona offesa, anziché a censurare la sua attività politico-amministrativa. In tali casi, la condotta integra il reato di diffamazione, non potendo essere scriminata dal diritto di critica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. GORJAN Sergio - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/06/2016 del TRIB.SEZ.DIST. di LIPARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/04/2017, la relazione svolta dal Consigliere Dr. SERGIO GORJAN;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Di Leo Giovanni che ha concluso per il rigetto.
Udito il difensore della parte civile avv. (OMISSIS) del foro di Roma, in sostituzione dell'avv. (OMISSIS) del foro di Barcellona P.G., che ha co…

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