Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28953 del 17 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:28953PEN

Massima

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Il reato di minaccia finalizzata a costringere la persona offesa a fare, tollerare od omettere qualcosa, pur non essendo stata la minaccia concretamente subita, configura il reato di tentata violenza privata, perseguibile d'ufficio e di competenza del tribunale, in quanto la condotta dell'agente, diretta a limitare la libertà di autodeterminazione della vittima, integra gli estremi della fattispecie di cui all'art. 610 c.p., anche nella forma tentata di cui all'art. 56 c.p. Pertanto, il giudice di pace è incompetente per materia a conoscere di tale reato, dovendo gli atti essere trasmessi al pubblico ministero presso il tribunale competente per territorio. La qualificazione giuridica del fatto non può essere limitata alla sola minaccia, ex art. 612 c.p., quando dalla condotta dell'agente emerga la finalità di costringere la persona offesa a un determinato comportamento, configurando così il più grave reato di violenza privata, anche nella forma tentata. Il principio di diritto affermato dalla Corte di cassazione mira a garantire la corretta applicazione della legge penale e la competenza del giudice naturale precostituito per legge, a tutela delle garanzie processuali dell'imputato e della persona offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. SANDRELLI Gian G. - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI ANCONA;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

avverso la sentenza n. 109/2010 GIUDICE DI PACE di CIVITANOVA MARCHE, del 11/05/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/06/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA LAPALORCIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. G. Iz…

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