Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14015 del 12 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:14015PEN

Massima

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Il concorso dell'indagato nell'associazione per delinquere può essere desunto dalla sua consapevolezza di far parte del sodalizio criminale, anche in assenza di specifiche condotte delittuose, qualora emerga il suo contributo concreto alla realizzazione del programma criminoso, come il favorire i sodali nel rintracciare soggetti da avvicinare con violenza ed armi, nonché la sua partecipazione a tentativi di azioni predatorie. Inoltre, il pericolo di recidiva può essere valutato sulla base di una prognosi fondata su elementi concreti, desunti dall'analisi della personalità dell'indagato, dalle modalità del fatto per cui si procede e dalle sue concrete condizioni di vita, senza che sia necessaria la previsione di una specifica occasione per delinquere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria Daniela - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/12/2021 del Tribunale di Venezia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal Consigliere Dr. Giuseppe Sgadari;
lette le conclusioni scritte del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Dall'Olio Marco, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe, il Tribunale di Venezia rigett…

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