Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10743 del 7 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:10743PEN

Massima

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La revoca della confisca definitiva di prevenzione, quale misura di carattere straordinario, non può essere fondata su una mera diversa valutazione tecnico-scientifica di dati già esaminati e valutati nel procedimento originario, né su dichiarazioni di terzi o autocertificazioni concernenti la situazione reddituale del proposto, in quanto ciò si tradurrebbe in un inammissibile riesame degli stessi elementi fattuali che hanno giustificato il provvedimento di confisca, in assenza di nuove prove decisive che ne dimostrino l'illegittimità. Il giudice è tenuto a verificare la sussistenza di effettivi elementi di novità, diversi da meri apprezzamenti critici di emergenze già conosciute e valutate, idonei a superare la presunzione di legittimità del provvedimento definitivo di confisca, senza poter rimettere in discussione le valutazioni già compiute in sede di adozione della misura di prevenzione patrimoniale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M. - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 17/2010 CORTE APPELLO di PALERMO, del 14/11/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERA MARIA SEVERINA CAPRIOGLIO;

lette le conclusioni del PG, di inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con decreto del 14.11.2011 la corte d'appello di Palermo accoglieva parzialmente l'istanza di revoca della misura di prevenzione patrimoniale interpos…

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