Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da una società contro un Comune in relazione alla richiesta di versamento del contributo di costruzione e della monetizzazione degli spazi a parcheggio per la realizzazione di un "Progetto di riqualificazione di un'area attrezzata per il verde, il gioco e lo sport", ha affermato il seguente principio di diritto: La presenza di attività di carattere commerciale e terziario, pur se collegate e complementari all'impianto principale di interesse pubblico (impianti sportivi e opere ad essi funzionali), non giustifica l'applicazione dell'esenzione dal pagamento degli oneri di urbanizzazione e del contributo di costruzione prevista per le opere di interesse generale. Tali attività, sebbene correlate e in grado di assicurare una maggiore fruibilità degli impianti, non si pongono in un rapporto di stretta funzionalità con gli stessi, essendo pertanto riconducibili alla disciplina generale dell'art. 16 del D.P.R. n. 380/2001 in materia di contributo di costruzione. Tuttavia, l'amministrazione deve rideterminare l'ammontare del contributo dovuto sulla base della documentazione attestante il costo effettivo di costruzione, in quanto il computo inizialmente effettuato in via presuntiva non risulta adeguatamente supportato.