Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 1142 del 2015

ECLI:IT:TARBA:2015:1142SENT

Massima

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Il proprietario di un immobile, la cui destinazione urbanistica è qualificata come "Uffici" dal vigente piano regolatore, può ottenere dal Comune il riconoscimento della compatibilità di tale destinazione con l'utilizzo dell'immobile per "Uffici per attività di Pubblico Interesse", tra cui in particolare l'attività bancaria, previa presentazione di apposita istanza ai sensi dell'art. 36 del Testo Unico Edilizia. Il Comune, pur potendo subordinare il mutamento di destinazione d'uso all'espletamento di alcuni adempimenti, non può negare in via definitiva tale richiesta, in quanto trattasi di attività vincolata e priva di ulteriori margini di discrezionalità amministrativa. Pertanto, il Comune è tenuto a concludere il procedimento avviato con un provvedimento espresso che riconosca la compatibilità dell'utilizzo richiesto, fermo restando l'obbligo del proprietario di adempiere agli oneri e alle condizioni eventualmente previsti. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire il diritto del proprietario all'utilizzazione economica del proprio bene, nel rispetto della destinazione urbanistica, nonché sulla tutela dell'affidamento del cittadino nell'azione amministrativa e sul divieto di aggravamento del procedimento. Esso trova applicazione ogni qualvolta il proprietario di un immobile, la cui destinazione urbanistica risulti compatibile con l'utilizzo richiesto, presenti istanza in tal senso all'amministrazione comunale, la quale è tenuta a pronunciarsi espressamente, senza poter opporre un definitivo diniego, fermo restando il potere di subordinare il mutamento d'uso all'espletamento di adempimenti e condizioni previsti dalla normativa urbanistica ed edilizia.

Sentenza completa

N. 00139/2015
REG.RIC.

N. 01142/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00139/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 139 del 2015, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Bari, Via Abate Gimma, n.140;

contro

Comune di Corato, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Bari, Via Calefati n.133;
Ministero dell'Interno, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Bari, domiciliato in Bari, Via Melo, n.97;

e con l'intervento di

ad adiuvandum:
Banca di Credito Cooperativo di Santeramo in Colle Soc. Coop., rappresentata …

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