Cassazione penale Sez. III sentenza n. 26907 del 30 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:26907PEN

Massima

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Il lancio o l'utilizzo, in modo da creare un concreto pericolo per le persone, di razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi, strumenti per l'emissione di fumo o di gas visibile, ovvero di bastoni, mazze, materiale imbrattante o inquinante, oggetti contundenti, o comunque atti ad offendere, nei luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive ovvero in quelli interessati alla sosta, al transito, o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni medesime o nelle immediate adiacenze di essi, nelle ventiquattro ore precedenti o successive allo svolgimento della manifestazione sportiva, e a condizione che i fatti avvengano in relazione alla manifestazione sportiva stessa, costituisce il reato di cui all'art. 6-bis della L. n. 401 del 1989, a prescindere dal fatto che il soggetto agente sia stato colto nell'atto stesso di lanciare l'oggetto, essendo sufficiente che le circostanze di tempo, di luogo e di contesto ambientale in cui è stato sorpreso con l'oggetto in mano inducano a ritenere, al di là di ogni ragionevole dubbio, che egli lo stesse utilizzando in modo attivo e non meramente passivo. La concessione delle circostanze attenuanti generiche è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice di merito, il quale non è tenuto ad un'analitica disamina di tutti gli elementi favorevoli e sfavorevoli dedotti dalle parti, essendo sufficiente che indichi quelli ritenuti rilevanti e decisivi, restando implicitamente disattesi gli altri. La recidiva, se reiterata, costituisce indice di accentuata pericolosità del soggetto, tale da giustificare il diniego delle attenuanti generiche. Il termine di prescrizione del reato di cui all'art. 6-bis della L. n. 401 del 1989, in caso di recidiva reiterata, è aumentato di due terzi ai sensi dell'art. 161, comma 2, c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. GRILLO Renato - rel. Consigliere

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/05/2016 della CORTE APPELLO di SALERNO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GRILLO RENATO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. BALDI Fulvio;
Il P.G. conclude: inammissibilita' del ricorso.
Udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1.1 Con sentenza del 13 maggio 2016 la Co…

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