Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17667 del 9 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:17667PEN

Massima

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Il collaboratore di giustizia condannato per reati ostativi di cui all'art. 4-bis, comma 1, ord. pen. può accedere ai benefici penitenziari, come il permesso premio, senza dover rispettare i limiti di pena espiata previsti dall'art. 30-ter ord. pen., in quanto la sua collaborazione effettiva ed utile con l'autorità giudiziaria costituisce una condizione alternativa al rispetto di tali limiti. Ciò in quanto la ratio della disciplina speciale sui collaboratori di giustizia è quella di favorire la collaborazione con l'autorità giudiziaria, anche attraverso il riconoscimento di benefici penitenziari, a prescindere dalla gravità del reato commesso. Pertanto, una volta accertata la sussistenza della collaborazione effettiva ed utile ai sensi dell'art. 58-ter ord. pen., il giudice di sorveglianza non può negare il beneficio del permesso premio al collaboratore di giustizia in ragione del mancato raggiungimento della soglia di pena espiata prevista dalla normativa ordinaria. La collaborazione con la giustizia, in tali casi, costituisce un requisito autonomo e alternativo rispetto ai limiti di pena espiata, che consente l'accesso ai benefici penitenziari secondo le regole ordinarie e senza l'osservanza di tali limiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/11/2019 del TRIB. SORVEGLIANZA di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. SANTALUCIA Giuseppe;
lette le conclusioni del PG Dr. FODARONI ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di sorveglianza di Roma ha respinto il reclamo di (OMISSIS), detenuto in espiazione di pena per provvedimento di cumulo anche per reati ostativi alla co…

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