Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 5235 del 2 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:5235PEN

Massima

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La confisca facoltativa di un bene ai sensi dell'art. 240 c.p., comma 1, è legittima solo quando sia dimostrato un nesso strumentale e diretto tra il bene stesso e il reato commesso, tale da rivelare l'effettiva probabilità del ripetersi di un'attività punibile. Il giudice deve dare conto nell'ordinanza di confisca dell'esercizio del proprio potere discrezionale, fondato sull'esigenza di prevenire la commissione di ulteriori reati sottraendo alla disponibilità del colpevole cose connesse al reato che potrebbero costituire stimolo alla perpetrazione di nuovi illeciti. In assenza di tale motivazione specifica, la confisca del bene, come nel caso di un telefono cellulare, non può essere disposta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

Dott. VIGNA Maria S. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/05/2017 del GIP TRIBUNALE di ROMA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa VIGNA MARIA SABINA;
lette le conclusioni del PG che ha chiesto l'annullamento della sentenza impugnata limitatamente alla confisca del cellulare.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre, a mezzo del difensore di fiducia, avvocato (OMISSIS), avverso la sentenza di applicazione della pena emessa nei suoi confronti dal Giudice delle indagini preliminari …

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