Il termine perentorio di trenta giorni, decorrente dal perfezionamento dell'ultima notificazione, per il deposito del ricorso e degli altri atti processuali soggetti a preventiva notificazione, previsto dall'art. 45, comma 1, del Codice del processo amministrativo, costituisce un onere a carico della parte ricorrente, la cui inosservanza comporta l'irricevibilità del ricorso ai sensi dell'art. 35, comma 1, lettera a), del medesimo Codice. Il mancato rispetto di tale termine perentorio non può essere superato attraverso l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato, in quanto l'insussistenza dei presupposti per tale ammissione, in presenza di profili di irricevibilità del ricorso, esclude la possibilità di compensare le spese di giudizio. Pertanto, il ricorso proposto oltre il termine di trenta giorni dalla notificazione deve essere dichiarato irricevibile, con conseguente compensazione integrale delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione degli specifici profili della controversia.