Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 23692 del 17 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:23692PEN

Massima

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La falsificazione non grossolana della patente di guida rilasciata da uno Stato estero non appartenente all'Unione Europea può costituire reato ai sensi degli articoli 477 e 482 c.p. anche in assenza delle condizioni di validità previste dall'articolo 135 del Codice della Strada per l'abilitazione alla guida in Italia. La patente estera, pur non abilitando alla guida nel nostro Paese in mancanza dei requisiti di cui all'articolo 135 c.d.s., ha comunque una propria fisionomia giuridica e un contenuto probatorio intrinseco, in quanto certificato che attesta l'esistenza di determinati fatti. Pertanto, la sua falsificazione è idonea a integrare il reato di cui agli articoli 477 e 482 c.p., in quanto la patente costituisce comunque un atto che esprime un proprio significato giuridico, attinente alla legittimazione alla guida che si intende falsamente dimostrare. Tale orientamento si fonda sulla considerazione che la rilevanza penale della falsificazione non debba essere valutata con riferimento all'uso che dell'atto falso venga fatto, ma in relazione alla sua idoneità ad ingannare la fede pubblica e l'affidamento dei terzi, a prescindere dalla sussistenza delle condizioni di validità richieste dalla legge ai fini dell'abilitazione alla guida in Italia. Diversamente, si finirebbe per configurare un'ipotesi di "falso innocuo", che la giurisprudenza di legittimità esclude possa configurarsi quando la falsificazione, pur cadendo su un atto previsto dalle norme incriminatrici, sia comunque idonea a ledere la pubblica fede. Inoltre, il diverso trattamento sanzionatorio previsto dal Codice della Strada per la guida senza permesso internazionale rispetto alla guida senza patente conferma che la patente estera ha una sua rilevanza giuridica intrinseca, a prescindere dal suo abbinamento con gli altri requisiti necessari per l'abilitazione alla guida in Italia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierangel - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/06/2021 della CORTE DI APPELLO DI MILANO
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PIERANGELO CIRILLO;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale Dott.ssaq MASTROBERARDINO Paola, che ha chiesto rigettarsi il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La sentenza impugnata e' stata pronunziata il 9 giugno 2021 dalla Corte di appello di Milano, che ha confermato la decisione…

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