Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5427 del 2023

ECLI:IT:TARNA:2023:5427SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio non autorizza l'interessato a completare, trasformare o ampliare ad libitum i manufatti oggetto della richiesta, in quanto la permanenza dell'illecito edilizio perdura fino all'effettiva sanatoria. Pertanto, eventuali ulteriori opere abusive realizzate successivamente alla presentazione della domanda di condono, anche se riconducibili a categorie di intervento come la manutenzione straordinaria o la ristrutturazione, ripetono le caratteristiche di illiceità dell'opera abusiva originaria e non possono essere sanate attraverso il procedimento di condono. L'amministrazione è tenuta a valutare lo stato di fatto complessivo dell'immobile al momento dell'esame della domanda di condono, comprensivo di eventuali modifiche abusive intervenute successivamente, e può legittimamente negare il condono qualora accerti un radicale stravolgimento dell'originario manufatto oggetto della richiesta di sanatoria. La motivazione del provvedimento di diniego del condono, in presenza di opere abusive non sanate, può limitarsi a un sintetico richiamo ai motivi ostativi già comunicati all'interessato, senza necessità di un'analitica confutazione delle controdeduzioni presentate, essendo sufficiente che dalla motivazione finale emergano chiaramente le ragioni per cui l'amministrazione ha ritenuto di non poterle accogliere. Inoltre, il parere della Soprintendenza, reso nell'ambito della conferenza di servizi, è adeguatamente motivato laddove evidenzi il pregiudizio arrecato al valore storico, architettonico, ambientale e paesaggistico del bene tutelato a seguito delle modifiche abusive realizzate.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/10/2023

N. 05427/2023 REG.PROV.COLL.

N. 03066/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3066 del 2020, proposto da
-OMISSIS-, rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Soprintendenza Archeologica delle ((omissis)) e Paesaggio per l'Area Metropolitana di Napoli, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, domiciliataria
ex lege
in Napoli, via Diaz, 11;
Comune di Lacco Ameno, non costituito in giudizio;

nei confronti

-OMISSIS-, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)),…

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