Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3544 del 27 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:3544PEN

Massima

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Il provvedimento con cui il tribunale decide in ordine a un'istanza di revoca di una misura di prevenzione patrimoniale è impugnabile esclusivamente con l'appello, in quanto, in difetto di diversa e specifica disposizione, in materia di provvedimenti che modificano o revocano, ad istanza dell'interessato, le misure di prevenzione ai sensi della Legge 27 dicembre 1956, n. 1423, articolo 7, sono applicabili le norme stabilite dalla citata legge, articolo 4, onde contro di essi è proponibile l'appello e solo dopo l'esaurimento di tale grado di giudizio è esperibile il ricorso per Cassazione. Tale principio è stato affermato in modo costante dalla giurisprudenza di legittimità, la quale ha chiarito che, in assenza di una diversa previsione normativa, il regime delle impugnazioni dei provvedimenti di modifica o revoca delle misure di prevenzione segue quello stabilito per i provvedimenti originari, con la conseguenza che l'appello costituisce il rimedio esperibile avverso il decreto del tribunale che decide sull'istanza di revoca, mentre il ricorso per cassazione può essere proposto solo dopo l'esaurimento di tale grado di giudizio. Ciò in quanto la disciplina delle impugnazioni delle misure di prevenzione, contenuta nell'art. 4 della legge n. 1423 del 1956, rappresenta un sistema chiuso e autosufficiente, che non ammette deroghe o integrazioni, se non espressamente previste dalla legge. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso il decreto del tribunale che rigetta l'istanza di revoca di una misura di prevenzione patrimoniale deve essere qualificato come appello e trasmesso alla competente Corte di appello per il relativo giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) ZA. GI. N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 188/2006 TRIBUNALE di ROMA, del 10/02/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VESSICHELLI MARIA;

lette le conclusioni del PG Dott. SALVI G., che ha chiesto qualificarsi il ricorso come appello e trasmettersi gli atti alla C.d.A. di Roma.

FATTO E DIRITTO

Ha proposto ricorso per cassazione Za. Gi. avverso il decreto in data 10 febbraio 2009 con il quale la sezione del Tri…

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