Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5559 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:5559SENT

Massima

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In pendenza di una domanda di condono edilizio, l'amministrazione è preclusa dall'adottare provvedimenti repressivi dell'abuso oggetto della domanda di sanatoria, in quanto ciò renderebbe inane la funzione legittimante della procedura di condono. L'amministrazione deve prioritariamente pronunciarsi sulla domanda di condono, in quanto la repressione dell'abuso senza la previa definizione di tale domanda introdurrebbe surrettiziamente, senza le garanzie del procedimento di sanatoria, un definitivo giudizio di insanabilità dell'abuso. Pertanto, il provvedimento di demolizione adottato dall'amministrazione in pendenza della domanda di condono è illegittimo, fatti salvi gli ulteriori provvedimenti che l'amministrazione sarà tenuta ad adottare qualora la domanda di condono venga definita negativamente.

Sentenza completa

N. 11396/2005
REG.RIC.

N. 05559/2014 REG.PROV.COLL.

N. 11396/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 11396 del 2005, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentate e difese dagli Avv. ((omissis)) e ((omissis))ò, con domicilio presso il primo in Roma, via degli Scipioni, 52;

contro

Comune di Roma (ora Roma Capitale), rappresentato e difeso dagli Avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio in Roma, via del Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

di provvedimento di demolizione di opere edilizie.

Visti il ricorso e i relativi allegati.

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune di Roma.

Visti gli atti tutti di causa.

Relatore il …

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