Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La notifica dell'avviso di deposito della sentenza, prevista dall'art. 548 c.p.p., comma 2, è condizione essenziale per il decorso del termine di impugnazione di trenta giorni di cui all'art. 585 c.p.p., comma 1, lett. b), nel caso in cui la sentenza sia stata depositata oltre il termine di quindici giorni di cui all'art. 544 c.p.p., comma 2. Il mancato rispetto di tale formalità comporta l'inammissibilità del ricorso per cassazione proposto oltre il termine di trenta giorni dalla notifica o comunicazione dell'avviso di deposito, a prescindere dalla data effettiva del deposito della sentenza. La declaratoria di inammissibilità del ricorso tardivo determina la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle Ammende, in applicazione del principio di responsabilità per colpa emergente dal ricorso stesso.