Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4120 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:4120SENT

Massima

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Il silenzio-rifiuto dell'amministrazione sull'istanza di rilascio del permesso di soggiorno per lavoro subordinato è illegittimo, comportando l'obbligo per l'amministrazione di pronunciarsi con un provvedimento espresso entro un termine ragionevole, determinato in considerazione del carico di lavoro gravante sull'amministrazione, al fine di garantire il diritto del richiedente ad una decisione tempestiva sulla propria domanda. L'amministrazione è tenuta a valutare la richiesta nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità, contemperando l'interesse pubblico all'ordinata gestione dei flussi migratori con il diritto del singolo all'ottenimento del permesso di soggiorno, quale presupposto essenziale per l'esercizio del diritto al lavoro e alla libera circolazione. Il mancato esercizio del potere decisorio entro il termine stabilito dal giudice integra un'omissione illegittima, sanzionabile con l'accoglimento del ricorso e l'ordine all'amministrazione di provvedere, al fine di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale e impedire che il silenzio-rifiuto si protragga oltre il ragionevole, vanificando la posizione giuridica del richiedente. Il giudice, nel determinare il termine per l'adozione del provvedimento, deve tener conto del carico di lavoro gravante sull'amministrazione, al fine di contemperare le esigenze di celerità con quelle di buon andamento e di corretta istruttoria del procedimento, evitando di imporre all'amministrazione termini irragionevoli o eccessivamente gravosi.

Sentenza completa

N. 07560/2014
REG.RIC.

N. 04120/2015 REG.PROV.COLL.

N. 07560/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7560 del 2014, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'Avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio della stessa in Roma, viale L. Cavalieri, 186;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del Ministro p.t., costituitosi in giudizio, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliato in Roma, Via dei Portoghesi, 12;

per l'accertamento dell’illegittimità

del silenzio-inadempimento sull'istanza di rilascio del permesso di soggiorno per lavoro subordinato.

Visti il ricorso e i relativi allegati;<…

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